venerdì 26 maggio 2017

Recensione "Allontanarsi" La saga dei Cazalet Vol.4


Allontanarsi
La saga dei Cazalet vol.4

Elizabeth Jane Howard

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 669




Giudizio Sintetico

“Io sono favorevole ai nuovi. È tempo di cambiare”.

Dei quattro volumi è quello che mi ha rapita e catturata, quello che ho preferito in assoluto!
La guerra è finita e la famiglia Cazalet si divide, ognuno con il peso di una vita da ridimensionare o ricostruire totalmente.
La ricerca di un equilibrio capace di ridimensionare le vite e le personalità, inevitabilmente mutate dai destini e dal cambiamento in atto della società, sembra stonare con le vicissitudini che alimentano le vite dei protagonisti che abbiamo imparato a conoscere e a cui ci siamo affezionati.
I fratelli Cazalet devono combattere e soffrire per amore, i figli per trovare un posto nel mondo - sono le storie a cui mi sono affezionata di più - Rachel legata alla mentalità vittoriana della madre e all'amore proibito per Sid.
Tutti, ma proprio tutti i personaggi, si ritagliano percorsi differenti e raccontati dettagliatamente, nel contesto storico ricco di dettagli che arricchiscono la storia e danno una visione autentica di ciò che si viveva e bisognava affrontare negli anni successivi alla guerra.

La famiglia è sempre lì, una solida certezza che sa unire e consigliare nei momenti opportuni.
Dopo il costante "dolore" di "Confusione", "Allontanarsi" è voglia di tornare a vivere, di ricominciare, di crescere e sognare, è speranza pura!

Anche se la mole del volume spaventa, questo quarto volume tiene incollati alle pagine molto più degli altri, la lettura è scorrevole e le descrizioni, sempre perfette, riescono a fondere il lettore e la storia.
Cura, delicatezza, profondità e attimi travolgenti sono gli ingredienti che rendono questo volume meritevole di cinque stelle.

So già che in questi mesi alcuni personaggi mi mancheranno ma non resta che aspettare la pubblicazione del quinto volume programmata da Fazi editore per Settembre 2017.



Elizabeth Jane Howard (1923-2014)

Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite dal padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con un milione di copie vendute.

venerdì 19 maggio 2017

Recensione "Confusione" La saga dei Cazalet vol.3


Confusione
La saga dei Cazalet vol.3

Elizabeth Jane Howard

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 524


Giudizio sintetico

Tre parole: amore, attesa, speranza!
Siamo nel pieno della seconda Guerra Mondiale.
Home Place sta diventando un posto sempre più spettrale, la razionalizzazione diventa difficile da sopportare ma, nella difficoltà di mantenere un aspetto di normalità, le vite scorrono e le piccole donne prendono il volo.
Louise si sposa, Clary e Polly cercano di indirizzare le forze verso progetti futuri, legati al lavoro e all'amore.
Nora fa della cura degli altri una missione di vita, senza prendere i voti.
Le storie segrete, gli amori proibiti, le infatuazioni non corrisposte sono gli ingredienti che, una volta quantificati e ordinati, mettono brio e colore nel clima drammatico che si respira in Inghilterra e nella storia dei Cazalet.

Tantissime Riflessioni introspettive di ragazze 17enni riguardanti i progetti futuri e le nostalgie per le perdite passate, di adulti che devono fare i conti con le privazioni e la nostalgia, nuove adulte (come Louise) obbligate a convivere con un matrimonio ossessivo e intricato.
Alcuni passaggi sono veloci e coinvolgenti, altri sono lenti e a tratti pesanti.
È un alternarsi di velocità di lettura e lentezza narrativa.
Dal diario di Clary tutta l'intensità di questi sentimenti si sente e commuove!
Le analisi lucide e mature sulla guerra, sui politici, sui bombardamenti e le mattanze, sono caratterizzate da un linguaggio semplice che però denota la lucidità e la chiarezza del significato profondo!

Questo terzo volume sembra farsi faticosamente spazio in uno sfondo che facilita alcune dinamiche e che mette pepe in situazioni diverse e curiose, dove pensieri e stravolgimenti commuovono e permettono al lettore di tuffarsi nella storia, a momenti lenti in cui l'autrice si dilunga.
Il lato introspettivo delle storie è l'indiscusso protagonista, la terza parte del romanzo tiene incollati alle pagine fini all'epilogo che, rimanendo aperto, rende insopportabile l'attesa del prossimo!
Questo terzo volume avvincente come il secondo ma denso di riflessioni diverse e articolate dei singoli personaggi.
Forse sta al lettore cogliere le diverse sfumature e apprezzarne l'alternarsi del ritmo.
La certezza indiscutibile è la prospettiva diversa da cui si osservano le cose, la guerra, i libri e i film citati, gli usi, e i costumi, tutto attraverso una narrazione chiara e delicata, precisa ed elegante.




venerdì 12 maggio 2017

Recensione "Il tempo dell'attesa" La saga dei Cazalet volume 2.

Il tempo dell'attesa
La saga dei Cazalet vol.2

Elizabeth Jane Howard

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 637


Giudizio sintetico

Con questo secondo volume i Cazalet decollano.
Le situazioni si alternano e disegnano contorni variegati e coinvolgenti.
Gli adulti, i genitori e i personaggi di passaggio ad Home Place diventano singoli protagonisti di dinamiche che si fanno sempre più interessanti, amori passati, malattie, relazioni proibite, l'azienda e la difficoltà di andare avanti in un clima così teso e pericoloso.
Siamo nel 1940-1941, l'Inghilterra è minacciata dall'invasione tedesca che sembra imminente e i sentimenti dei personaggi trasudano preoccupazione per i figli, quelli più grandi che ormai hanno intrapreso strade autonome, e per i più piccoli, che potrebbero essere vittime innocenti di un gioco orchestrato e diretto da tiranni.
La chiamata alle armi di due dei fratelli, il razionamento dei viveri, la scarsità di gasolio per il riscaldamento, insomma, la guerra, rende le dinamiche più intricate e complicate.
Le donne, da borghesi e altolocate, si danno da fare per la famiglia, per i feriti, per i figli e aiutano, contribuiscono alla vita familiare in modo umile e silenziosamente rispettoso.
Ogni membro della famiglia è chiamato a fare qualcosa per la patria, per il paese e per il famoso orgoglio nazionale.
La vita continua, ma convive con la paura e la famiglia, unita più che mai, è un insieme di situazioni diverse ma ognuna coinvolgente e intrigante.

La guerra è lo sfondo drammatico, le paure e le incognite, gli amori e il desiderio di sperare nel futuro riempiono le pagine e una narrazione molto più fluida e intrigante.
La grandezza de "il tempo dell'attesa" sta nel saper alternare drammaticità a ilarità con la divisione di tre stelline.
Un esempio che mi ha colpita è l'affronto di un argomento delicato come il cancro e la successiva parentesi dove i bambini imparano a scrivere le parolacce come divertimento pomeridiano.
E.J. Howard, con questo secondo romanzo, pone i riflettori su condizioni meno personali e più collettive, raccontando sempre molto di ognuno!
La narrazione è poetica nelle descrizioni, proprio come nel primo, ma la dinamicità degli avvenimenti e delle storie raccontate colpisce e incuriosisce per tutta la durata del romanzo che è più semplice da apprezzare.
Il primo volume, ci si rende conto ora, ha silenziosamente legato il lettore ai personaggi, ci si affeziona e non ce ne rendiamo conto se non di fronte alla drammaticità di certe situazioni del secondo.
Molto molto meglio!


Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.


venerdì 5 maggio 2017

Recensione "Gli anni della leggerezza" saga dei Cazalet vol.1

Gli anni della leggerezza
La saga dei Cazalet vol.1

Elizabeth Jane Howard

Formato: Brossura
Genere: Romanzo
Editore: Fazi        
Pagine: 604


Giudizio sintetico

“ Ah love, let us be true
To one another! For the world which seems
To lie before us like a land of dreams.
So various, so beautiful, so new…”
Le parve magicamente di risentire la sua voce pacata, un po’ stridula e pedante (non pronunciava bene la R)… poi non ricordò più come proseguire la lirica, e mentre tendeva le braccia nel buio la voce tremolò e si spense.
Era tutto finito.
In questo primo capitolo della saga familiare dei Cazalet, facciamo la conoscenza di tutti i personaggi e le vicissitudini che li riguardano.
Le differenze tra le diverse famiglie, quella dei genitori il Generale e la Duchessa con le mentalità vittoriane e antiquate, i tre figli maschi, due dei quali impegnati nell'azienda di famiglia e il terzo, Rupert, artista con qualche difficoltà a conciliare la giovinezza della seconda moglie Zoe e la scarsità economica che deriva dal voler essere pittore in un clima borghese che si respira per tutta la durata del romanzo.
L'unica figlia femmina Rachel, nubile e innamorata dell'amica Sid, rappresenta il rifugio per tutte le confidenze dei familiari.

Le famiglie, per le vacanze estive, si ritrovano come di consueto nella casa dei genitori, nel Sussex, dove le giornate si alternano tra il relax e le preoccupazioni dei grandi e i giochi e i divertimenti dei più piccoli.
"Gli anni della leggerezza" tracciano una linea che separa le estati vissute fino a quel biennio, 1937-1938 dove la storia è ambientata, e il presente dove, insieme alle preoccupazioni del singolo e dell'intera famiglia, si presenta con prepotenza l'ombra di una nuova guerra.
L'instabilità politica Europea cambia le dinamiche della vacanza, aumenta le paure nei grandi e nei piccoli e, per quanto le vite scorrano tra tradimenti, gravidanze e conflitti interiori, la famiglia è unita sotto un tetto che permette di condividere le ansie e prepararsi a ciò che sembra inevitabile...un conflitto che potrebbe portare invasori e bombardamenti.

Il lettore è un membro della famiglia invisibile, viene catapultato in un ambiente affascinante descritto attraverso dettagli unici e perfettamente equilibrati.
I dialoghi sono tanti ma veloci e coinvolgenti come le attività e le situazioni che vengono vissute dai singoli.
Gli uomini, divisi tra il lavoro, la famiglia e qualche vizio, sono diversi e in alcuni punti contrastanti nelle idee e nel modo di affrontare le difficoltà.
Le donne, quasi escluse dalle preoccupazioni, devono far funzionare e organizzare le giornate, devono mantenere integra quella facciata borghese che non permette comunque di sentirsi al sicuro in un clima così teso.
I bambini sono il vero fulcro, attraverso i giochi e le battute che si scambiano, alleggeriscono e spezzano la narrazione della vita quotidiana di un'epoca che apre alle novità, alle tensioni e alla paura di dover affrontare, per la seconda volta, un abominio come la guerra.

Vengono affrontati e accarezzati diversi temi, l'antisemitismo, l'omosessualità, i tradimenti, le gravidanze inaspettate.
L'autrice pone magistralmente in luce anche le diversità di ceto tra i Cazalet e i domestici, l'insegnante, i vicini ecc. .
Ogni personaggio che viene coinvolto nella storia ha un suo spazio e una sua identità, un suo pensiero e una sua dimensione dove dar voce alla propria intimità.

Questo primo romanzo non è semplice da affrontare, l'intera narrazione non è carica di grandi avvenimenti capaci di stravolgere la storia e renderla intrigante ma dona, attraverso dialoghi e descrizioni perfette, una panoramica sulla vita borghese di una famiglia che, di fronte alla tensione nazionale ed Europea, si trova a dover affrontare i problemi di tutti.
Una lettura sicuramente piacevole, che non stanca ma che si ha quasi la sensazione, sia un'anteprima di avvenimenti che accadranno in futuro.
Si ha la sensazione di essere inattesa di un qualcosa che però non avviene.
Un primo volume che forse, a fronte delle 604 pagine, è un po' troppo incentrato sulle descrizioni della vita quotidiana povera di scene entusiasmanti e dinamiche.
La speranza è che la storia prenda vita, colore e azione nel secondo volume che vedrà i Cazalet fare i conti con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.


Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi tre capitoli della saga: Gli anni della leggerezza nel 2015, Il tempo dell’attesa e Confusione nel 2016. Di prossima pubblicazione l’ultimo volume della serie.

mercoledì 3 maggio 2017

Recensione de "La ragnatela del potere" di Jim Tatano

La ragnatela del potere
Jim Tatano

Formato: Brossura
Genere: Giallo
Editore: Bonfirraro editore        
Pagine: 180


Giudizio sintetico

Roma, città eterna, dove la storia passata torna prepotentemente in scena quando Davide decide di indagare sulla misteriosa eredità lasciata dal nonno, semplice bibliotecario siciliano dalla vita umile.

Proprio a Roma, intanto, una serie di delitti e un pericoloso assassino spaventano gli abitanti.
Omicidi che sembrano non avere connessione, un amico che intesse collegamenti come in una ragnatela, una donna misteriosa bisognosa di ospitalità e tasselli che prendono posto in una storia avvincente dove passato e presente si uniscono al pericolo e al mistero.

Il ritrovo quotidiano al Bar dove, con semplici ma importanti rivelazioni, La Tierre, anziano uomo dal fare ambiguo, rivela informazioni che escono da segrete fonti non rivelabili.
Personaggi e cornici pericolose, degne di film d'azione di primo livello, catapultano e coinvolgono il lettore in un intricato viaggio nella favolosa Roma, dove sparizioni nel passato, durante la Seconda Guerra Mondiale, si intersecano con i recenti omicidi.
Vittime diverse, per estrazione sociale e lavoro, sembrano non centrare nulla con la vita di Davide, fino ad avvenimenti inspiegabili e personali che porteranno il giovane in prima linea nella risoluzione del caso e nella scoperta di verità eccezionali sul passato del nonno e sul suo presente.

Un libro davvero bello, una storia rischiosa per i tanti collegamenti storici e gli enigmi posti e risolti, che riesce e sorprende, mai scontata e coinvolgente fino all'ultima riga.
Mistero e storia si fondono in intrecci che ricordano lo stile di Dan Brown ma che sono diversi e ricchi di spunti unici, risultato di attenti ed evidenti studi dell'autore che sa destreggiarsi in una stesura per nulla semplice.

Il fascino di una città che crediamo di conoscere ma che nasconde piccoli gioielli carichi di fascino che arricchiscono la storia.
Un giallo ricco di interrogativi, una corsa nel difficile cammino della risoluzione dei misteri.
Un romanzo che si legge velocemente per la curiosità che rimane viva in ogni singola pagina: consigliato!!

Jim Tatano vive a Villalba in Sicilia è uno scrittore, saggista, conduttore radiofonico, blogger e giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Co-fondatore della rivista culturale Kairos, ha collaborato inoltre con diverse testate giornalistiche.
Ha condotto per Radio Gemini il programma Ospite d'eccezione.
Appassionato di storia locale, mitologia greco-romana, simbologia massonica, musica Rock e Blues, e molto altro.Tra le sue pubblicazioni Il Magico Giardino (2009), Il Mito della Lanterna (2012) e I dieci anni del Ciliegio (2013).