venerdì 21 aprile 2017

Recensione "Miraggio1938" di Kjell Westo

Miraggio 1938
Kjell Westo

Formato: Brossura
Genere: Romanzo Storico
Editore: Iperborea         
Pagine: 426

1938. La Germania nazista sta destando paura e ammirazione in un’Europa che non sa di essere già sull’orlo di un secondo conflitto mondiale. Tornato a Helsinki dopo una fallita carriera diplomatica e abbandonato dalla moglie, l’avvocato Claes Thune, umanista liberale, si ritrova solo e smarrito a fare i conti con un amore e un intero mondo di ideali traditi, mentre perfino gli amici del suo «Circolo del mercoledì» – due medici, un uomo d’affari, un giornalista e un attore ebreo – sono sempre più divisi da opposte visioni sull’uomo, la democrazia e la ragione da seguire in un’epoca che sembra ammettere solo scelte drastiche. In questo universo rigorosamente maschile e altoborghese orbita un’unica donna, Matilda Wiik, la nuova segretaria di Thune: silenziosa, riservata, impeccabile, ma in realtà tormentata dai ricordi di ciò che ha subito nella guerra civile di vent’anni prima, e ora incapace di resistere alla voce dentro di sé che la spinge a una lenta e disperata vendetta. Separati dalle barriere sociali ma attratti dall’infelicità che leggono uno negli occhi dell’altra, Thune e Matilda continuano a osservarsi, cercarsi e incrociare i loro destini solitari nella tensione di un raffinato noir anni Trenta eppure amaramente attuale. Rievocando un anno cruciale del secolo breve, di cui la Finlandia, stretta tra Hitler e Stalin, concentra tutti i nodi e le illusioni, Westö intreccia una sensibilissima trama psicologica con una riflessione profonda sui diversi volti della Storia rispetto alle vite degli individui, sul potere e l’amicizia, e sul momento in cui la realtà che credevamo di conoscere sembra dissolversi in un miraggio. 





Miraggio 1938 è un romanzo piacevolmente esaustivo...
Nella lontana Finlandia, un gruppo di amici facoltosi, medici, artisti, un avvocato e un ricco uomo d'affari, si incontrano nel "Circolo del Mercoledì", una volta al mese, per discutere argomenti di attualità, sport e tutto ciò che riempie le vite della società che faticosamente è rinata dopo l'indipendenza del 1918 dalla Russia.

In un'epoca di gravi tensioni Europee, dettate dalla guerra Spagnola e dai regimi che si impongono nella scena, gli incontri si trasformano presto in contrastanti visioni di ciò che accade all'interno del paese e nelle vicine Germania e Russia.
Un membro del gruppo dall'instabilità mentale e dalle origini ebraiche, vede ostilità in molti accadimenti nazionali, soprattutto a seguito di una vittoria atletica negata al nipote fatto scivolare al quarto posto dopo un evidente vittoria, per non scontentare l'alleata ed amica Germania.
Queste tensioni formano lentamente attriti che presto allontanano le visioni del gruppo e che portano ad irreparabili prese di posizione nei confronti del futuro e della guerra che sembra imminente.

In questo contesto, l'avvocato Thune e la sua nuova segretaria, la Signora Wiik, tessono un rapporto di rispetto e fascino, agevolato dal pensiero liberale del primo e dalla compostezza della seconda.
La Signora Wiik, abbandonata dal marito, nasconde un passato carico di spiacevoli ricordi, soprattutto a seguito dell'incontro con uno dei membri del circolo che ha avuto un ruolo di carnefice nella prigionia dell'impiegata a seguito della guerra civile tra rossi e bianchi.
Il segreto da portare è grande, il nome del carnefice si scoprirà nell'ultima pagina e la quotidianità dell'avvocato e la sete di vendetta della sua impiegata, saranno antipodi in una situazione di coesistenza giornaliera.
L'avvocato Thune deve convivere anche con l'abbandono della moglie per il migliore amico, membro del "circolo del mercoledì", e con un libro scandalo pubblicato dalla stessa, dove il richiamo al rapporto conl'ex marito è imbarazzante e reso pubblico.
Una concatenazione di storie, di personale e pubblico, attualità e privato che si fonderanno in una storia intrigante, interessante e con uno stile e una scrittura meritevoli di lode.

Uno stile elegante, dettagliato, puntuale ed esaustivo nel disegnare il tratto della situazione e dei pensieri delle diverse correnti.
Una storia che intreccia la fascia personale dei protagonisti e compone, con una narrazione mai pesante o difficile da seguire, una melodia amara di un futuro incerto, vittima di paure che sfociano in estremismi a noi noti.
Dettagli storici precisi, una Finlandia che scopre il passato crudo di un'indipendenza non a costo zero.

Un libro molto bello apprezzabile da chi ama la storia, gli intrighi e i dettagli unici di un'epoca difficile da dimenticare.


Kjell Westö (Helsinki 1961) è uno scrittore e giornalista finlandese di lingua svedese. Ha esordito nel 1986, e da allora ha pubblicato poesia, racconti e romanzi. La sua serie di cinque grandi romanzi ambientati nella Helsinki del XX secolo lo hanno consacrato come uno dei più noti scrittori nordici, interprete dei grandi temi della nostra storia politica e di come questi hanno influenzato la vita e i pensieri della gente. Miraggio 1938 è in corso di traduzione in 22 paesi e nel 2014 ha vinto il Premio del consiglio nordico, il più importante riconoscimento letterario del Nord Europa.

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