martedì 29 novembre 2016

Recensione di "Le parole che sussurrano le stelle" di Valentina Bindi


Le parole che sussurrano le stelle
Valentina Bindi

Romanzo 
Formato: 
Brossura 
Pagine: 420



 Sarah Gardella e Francesca Bagnasco sono due ragazze di origini genovesi che fin dalla giovane età sono sempre state legate da una profonda amicizia nata per pura coincidenza. Caratteri opposti ma in perfetta simbiosi l’uno con l’altro. Affronteranno le difficoltà dell'’adolescenza che segnerà entrambe nel profondo, influenzando significativamente la loro amicizia. Proprio Sarah, da sempre più sensibile ed emotiva, ne subirà le conseguenze, scoprendo sulla propria pelle, quanto a volte la vita possa riservare sorprese inaspettate. Una storia di amicizia che scopre il profondo e tormentato abisso dell’amore, sullo sfondo di un’Italia idilliaca e sognatrice, scorci come quelli dell’affascinante paesaggio della Costa Smeralda, la particolarità dei caratteristici vicoli romani e soprattutto gli scorci della meravigliosa riviera ligure, che accompagneranno le protagoniste dando vita ai colori e i sapori di quei luoghi magici e inconfutabilmente unici.

Recensione:
"Le parole che sussurrano le stelle" è prima di tutto un libro che parla di sentimenti.
Amore e amicizia sono i protagonisti di una storia che vede nascere un legame forte e sincero in tenera età, grazie ad un incontro casuale.
Con il crescere delle protagoniste, Sarah e Francesca, cresce anche un legame basato su profondo affetto e presenza costante nell'evoluzione di personalità, sogni e speranze per il futuro.
Grazie ad un viaggio a Portofino, questa amicizia si solidifica ancora di più e viene simbolicamente proiettata verso un unione che vedrà evolvere le vite delle due amiche, con la promessa di recuperare in futuro due braccialetti nascosti sotto un albero.
Sarah e Francesca sono inseparabili, condividono la quotidianità e ogni esperienza le tiene legate profondamente.
La scuola, gli amori adolescenziali, la famiglia, le amicizie e le passioni, vengono vissute sempre con la consapevolezza che la vicinanza dell'altra può solo rendere sereno e meno difficile ogni avvenimento vissuto dall'una o dall'altra.
Finite le scuole superiori le due amiche, insieme al fidanzato di Sarah, Davide, e alle altre due amiche di sempre, Claudia e Giulia, intraprendono un viaggio in Sardegna dove questa amicizia così profonda si evolverà in qualcosa di più, un'attrazione inspiegabile che metterà in difficoltà entrambe per paura di nuove sensazioni che spaventano e creano qualche incomprensione.
Non è facile infatti accettare che un'amicizia così delicata e profonda possa essersi trasformata in amore, soprattutto se la persona che desideri è la tua migliore amica.
Quando poi le vite ormai adulte delle protagoniste prenderanno strade differenti e si separeranno, con il trasferimento di Francesca a Roma, questo sentimento non potrà più essere tenuto nascosto e la forza dell'amore supererà ostacoli e difficoltà, rendendo finalmente libere le due ragazze di amarsi e di stringersi in una vita piena e colma di amore e soddisfazioni.
Non mancheranno difficoltà e incidenti a rendere questo legame più forte e indistruttibile.

Il romanzo di Valentina Bindi è una sorprendente dichiarazione d'amore alla vita.
Racconta dell'amore. della bellezza pura di un sentimento che sa sconvolgere e stravolgere, ma che è in grado di abbattere i muri più alti per poterlo vivere in tutta la sua bellezza.
In queste pagine si sentono tutte le emozioni e le sensazioni che l'amore regala.
Dalle prime farfalle allo stomaco, alla difficoltà di accettare delle sensazioni nuove provate per un'amica, un sentimento che fa paura ma di cui non si può fare a meno.
Leggendo le pagine di questo romanzo si vivono in prima persona tutte le ansie, le difficoltà e i pensieri che tartassano Sarah, che cerca di gestire e controllare questo sentimento così travolgente e imprevisto.
Un libro scritto in modo magistrale, con dialoghi curati, descrizioni di luoghi e personaggi chiari e caratterizzati nei minimi dettagli.
E' stato piacevole trovare una storia ambientata negli anni '90 dove l'immediatezza del contatto che ci danno oggi gli smartphone non esisteva e dove l'attesa di una telefonata o di una lettera rendeva ancora più difficile la lontananza e il desiderio di unirsi.
Ho apprezzato davvero tanto tutto il ritmo del libro, la crescita delle protagoniste, la profondità di dialoghi e momenti intimi e sentiti.
E' stato piacevole rivivere emozioni di amicizie che si trasformano in amori travolgenti e vedere un argomento come l'amore tra donne trattato con delicatezza e sincero trasporto.
E la copertina regala già a questo libro impeccabile un guscio meraviglioso dove sogni e amore vengono dipinti e protetti come solo il cielo sa fare con le sue stelle.
Profondità, tatto, sentimenti e emozioni puri sono gli ingredienti per questa ricetta riuscita e decisamente meravigliosa.
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Biografia di Valentina Bindi

La mia passione per la scrittura è cominciata quando ero molto piccola, mi inventavo e raccontavo storie di tutti i tipi passando a racconti scritti brevi e storie lunghe che leggevo ai miei familiari. Ho sempre scritto, è stata ed è la mia più grande passione e benché fossi piccola ero già attratta da quel mondo e non sono solo parole, è la verità, mi è sempre piaciuto. In seguito ho iniziato a comprare agende e a riempirle di frasi e qualsiasi cosa che mi venisse in mente, anche se ero in giro. Ho partecipato a un concorso dove dovevamo mandare una poesia inedita e così la inviai; il titolo è "Iridi di te" e fu selezionata, comprai l’antologia e trovai la mia poesia, questo è stato l’inizio. Poco dopo partecipai ad un altro concorso ed avrebbero scelto una poesia inedita da pubblicare su di un’altra antologia, è stata pubblicata ed è intitolata ‘’Lotta nel cuore’’. Il mio romanzo Quando L’Amore Fa Male è giunto in finale al concorso “ilmioesordio2015”, ricevendo molte attenzioni, per me è stato un ottimo risultato considerando che era la prima volta e che non conoscevo nessuno a cui farlo leggere, per me è stata una gioia e significa che qualcosa è arrivato nel cuore di chi lo ha letto. Ho pubblicato ad Aprile 2016 con la CE 96, rue de-La-Fontaine edizioni le poesie e a Maggio 2016 il romanzo "Stesa sulla paglia umida dell'amore" con la C.E. Eve Edizioni. Scrivo perché è ciò che amo, ciò che mi tiene in vita e ciò che per sempre sarà la mia strada.   Fonte: http://ilmiolibro.kataweb.it/
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"Guardando le stelle non facciamo altro che ascoltare i desideri del nostro cuore"


Valentina Bindi concorre con questo romanzo al concorso "ilmioesordio2016" che terminerà domani.
"Le parole che sussurrano le stelle" è uno dei tre romanzi in concorso insieme a "Il profumo della passione" e "Quando l'amore fa male".

Non possiamo fare altro che augurare a Valentina un grande In bocca al lupo e sperare che a prescindere dal risultato, i suoi lavori possano essere apprezzati da tante persone in quanto lo stile e la bravura dell'autrice rendono la lettura piacevole e coinvolgente.

lunedì 28 novembre 2016

Recensione "Il segno della Croce" di Glenn Cooper


Il segno della croce
Glenn Cooper

Editore: Editrice Nord
Genere: Romanzo storico
  
Formato: 
Brossura Pagine: 406
Giudizio sintetico







Intorno a loro, si apre l’infinito deserto di ghiaccio e vento dell’Antartide. Dopo ore di faticoso cammino, il gruppo di uomini raggiunge il punto segnato sulla mappa. E lo individuano: l’ingresso di una caverna scavata decenni prima da chi li ha preceduti in quel continente disabitato. Quando entrano, in religioso silenzio, si trovano davanti un museo ideato per conservare reperti che il mondo crede perduti per sempre. Ma quegli uomini sono arrivati lì per due oggetti soltanto. E adesso li stringono tra le mani. Ne manca ancora uno, poi l’alba di una nuova era sorgerà sul mondo. 

In un piccolo paese dell’Abruzzo, un giovane sacerdote si alza dal letto. Il dolore è lancinante. La fasciatura intorno ai polsi è intrisa di sangue. Con cautela, il prete scioglie le bende. Le sue suppliche non sono state esaudite, le piaghe sono ancora aperte. Il sacerdote chiude gli occhi e inizia a pregare. Prega che gli sia risparmiata quella sofferenza. Che gli sia data la forza di superare quella prova. E che nessuno venga mai a conoscenza del suo segreto.

Una ricerca iniziata quasi 2000 anni fa e giunta solo oggi a compimento. Un’ossessione sopravvissuta alla guerra che segnerà il destino di tutti noi. Una storia la cui parola «fine» sarà scritta col sangue…

Questo romanzo è un invito. Un invito a vivere un’avventura appassionante, ricca di mistero e svolte inaspettate. Ma anche un invito a esplorare l’indistinta linea di confine che separa Storia, religione e scienza, un territorio ambiguo e affascinante che Glenn Cooper ci ha fatto conoscere – e amare – fin dai tempi del suo fortunatissimo esordio narrativo, La Biblioteca dei Morti.


Recensione:
Era il 2011, avevo 23 anni e dovevo trovare un libro che mi facesse compagnia nel mio primo, eccitante viaggio oltre oceano, negli Stati Uniti.
Una mattinata passata a cercare in numerose librerie senza esiti e poi, eccolo là, "La biblioteca dei morti" di Glenn Cooper.
Non ero una lettrice da 6 libri al mese come ora, e forse proprio quel libro ha fatto la differenza e mi ha portata a leggere di più, soprattutto dopo aver scoperto che la mia migliore amica aveva trovato in quel libro lo stesso filo geniale di storia e salti temporali.
Da allora, Glenn Cooper non ha solo una sua sezione nella mia libreria, ma ha anche il privilegio di essere l'unico autore per cui ordino i libri ancora prima dell'uscita!
E' vero che, facendo il botto con il primo romanzo scritto, gli altri sono sempre stati una corsa all'apice raggiunto dalla "biblioteca dei morti", ma a me Glenn Cooper piace, e quindi, anche quesra volta, ho preso e divorato il libro in ben tre giorni!

Un dettaglio non trascurabile è che sono un amante della storia del '900, quindi unire Glenn Cooper ad un qualcosa che richiama un periodo storico che mi stuzzica da sempre, è stato per me un richiamo troppo forte da trascurare e quindi la curiosità era più alta e forte del solito.

La storia si apre in Palestina nel 327 d.c. durante la ricerca di alcune reliquie legate alla crocifissione di Cristo, commissionate e seguite dalla mamma di Costantino il Grande, Flavia Giulia Elena Augusta.
Nel classico stile di Glenn Cooper, si torna poi al presente con il giovane prete, Giovanni Berardino che, in Abruzzo, deve fare i conti con un'improvvisa celebrità e la devozione nazionale dovuta alla comparsa delle stigmate sui palmi delle mani.

Cal Donovan, professore di Cambridge, viene convocato dal Vaticano, per svolgere un indagine sul prete stigmatizzato, vista la sua "giusta prospettiva" storica e teologica.
Cal parte per l'Italia e inizia la sua indagine che lo porta a vivere in prima persona situazioni surreali, incontrare personaggi enigmatici e cercare una verità che metterà a rischio la sua stessa persona.
Infatti, una misteriosa organizzazione che ha avuto origine agli albori del nazismo, sta cercando le famose reliquie di Cristo, una ricerca iniziata nel 1973 in Antartide e non ancora conclusa.
Questa ricerca si intreccerà con la storia e l'improvvisa comparsa delle stigmate a Don Giovanni Berardino in un viaggio a Dubrovnik, in Croazia, e Cal Donovan, da professore si troverà ad affrontare personaggi malvagi con progetti spaventosi legati ad un passato che non può tornare ad essere presente.

Questo nuovo romanzo di Glenn Cooper non ha assolutamente deluso le mie aspettative.
E' coinvolgente e la storia riesce ad intrigare e sorprendere al pari di tante avventure di agenti segreti coinvolti in qualche missione internazionale.
Cooper è uno Scrittore, perchè riesce ad unire personaggi immaginari con personaggi storici perfettamente caratterizzati, Himmler, per esempio sembra proprio di vederlo con i suoi occhialetti e lo sguardo terrificante dietro la sua scrivania ad impartire ordini.
I flashback, classico dello stile di Cooper, sono sempre creati in modo magistrale e colmi di dettagli che permettono di vivere l'epoca senza difficoltà, e che uniscono i personaggi e le vicende con un filo conduttore che non è mai sporcato da minimi errori.
Come sempre, Glenn ci regala un romanzo che parte lentamente e che caratterizza molto i luoghi e i personaggi, si svolge con colpi di scena mai banali, finendo in pagine adrenaliniche che si leggono a fiume e si gustano fino in fondo.
Tutte le tessere del puzzle alla fine del romanzo prendono posto, i salti nel tempo uniscono presente e passato completando un quadro che non ha sfumature che stonino con il resto dei colori che Cooper dà all'intera storia.

Se dovessi trovare un piccolo difetto a questo romanzo è che all'inizio, sembra di avere a che fare con un personaggio già visto...il professore esperto che viene chiamato dal Vaticano per un problemino, e da professore si trasforma in eroe coraggioso e con in mano il destino di molte persone....avete pensato a qualcosa in particolare??

Superato questo piccolo dettaglio, il romanzo è davvero avvolgente, veloce e intrigante, con personaggi reali o frutto di fantasia che si uniscono perfettamente a luoghi conosciuti e amati, leggende che da sempre stuzzicano la fantasia e un filo conduttore che porta il lettore all'interno della storia e di tutte le storie che Glenn Cooper unisce con il suo stile che non stanca mai!
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Glenn Cooper: È uno straordinario caso di self-made man. 
Dopo essersi laureato con il massimo dei voti in Archeologia a Harvard, ha scelto di conseguire un dottorato in Medicina. 
Oggi è presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma, a dimostrazione della sua versatilità, è anche sceneggiatore e produttore cinematografico. 
La biblioteca dei morti è il suo primo romanzo, venduto in 22 Paesi e salutato dal Bookseller come «il debutto più atteso del 2009».
 Del 2010 è Il libro delle anime (Nord).
Segue la pubblicazione nel 2011 (sempre per Nord editrice) di La mappa del destino.
Cooper è così a pieno titolo entrato in quella che definisce "la terza fase" della sua vita, come lui stesso dichiara nella biografia che appare sul suo sito ufficiale.
Il marchio del diavolo (Nord) è del 2011, mentre nel 2012 la stessa casa editrice pubblica in anteprima mondiale L'ultimo giorno; nello stesso anno esce I custodi della biblioteca. Nel 2014 esce il primo volume di una trilogia, Dannati, seguito da La porta delle tenebre. Dannati (2015), L'invasione delle tenebre. Dannati (2015), e poi da Il segno della croce (2016), tutti per le edizioni Nord.
Fonte: ibs.it

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"Si potrebbe pensare che questi parassiti si siano estinti, invece sono piuttosto resistenti, proprio come gli scarafaggi. A ogni modo, parlatemi di quel simbolo delle SS che state cercando di identificare"


mercoledì 23 novembre 2016

"Lettere di G", il libro di Giuliano Floreancigh


Lettere di G
di Giuliano Floreancigh

Formato: Brossura
Pagine: 54
Pubblicato su lulu.com







Non è un romanzo,non è un racconto,non è un saggio,non è una biografia,non sono le istruzioni del vostro nuovo smartphone e nemmeno un libro di ricette. E’la mia Opera Prima (parolone ad effetto!).L‘ho chiamata Lettere di G per i seguenti motivi: G sono io,Lettere perché sono un insieme di pensieri,di colori,di immagini mentali legate e slegate allo stesso tempo e simbolicamente inviate a qualcuno che non mi conosce ma col quale voglio avere un approccio amichevole.

"Lettere di G" è la raccolta ordinata e piacevole che l'autore regala ai lettori.
Un insieme di pensieri di diverso genere e natura che si intrecciano per meditare e riflettere su immagini, ricordi, musica e pensieri intimi e profondi.
In poco più di 50 pagine, la quotidianità e la realtà si uniscono a diversi fattori ed esperienze personali dell'autore, per cercare di evocare riflessioni su ciò che riempie il presente, ma anche tutto quello che ha formato e riempito le nostre giornate per arrivare al presente.

In questa raccolta di riflessioni si trovano dei personaggi che tutti conoscono, Ulisse e la sua curiosità, Mary Poppins che tutti hanno apprezzato nel famoso film della Disney ma su cui, non tutti, hanno apprezzato il significato profondo del messaggio che ci ha trasmesso.
Ci sono ricordi legati al passato, come la professoressa della terza media che ha lasciato un'impronta profonda per il futuro, l'amore di ogni giorno coltivato con attenzione e costanza, la passione per la musica legata ad una dolce emozione come quella di diventare padre.
Si possono persino vedere i colori dell'Elba e condividere il pensiero di un ricordo legato ad un luogo lontano da casa, dove si trova quella pace che la frenesia del quotidiano non riesce a darci.
Riflessioni di vita che possono essere condivise e apprezzate per la semplicità e per il messaggio cristallino e semplice e che arriva diretto alla mente, dando la possibilità a chi legge, di perdersi nei pensieri più personali e intimi anche se smossi e portati alla luce leggendo uno scritto non personale.

"Lettere di G" non è, e non ha la pretesa, di essere uno scritto accademico di riflessioni "pompose"e articolate.
E' il semplice trascritto di riflessioni legate a diversi fattori, personaggi, ricordi ed avvenimenti, uniti da un sottile filo che porta a staccare la spina dal presente lasciandosi cullare da carezze e ricordi che toccano le corde più profonde di noi stessi.

Si percepisce chiaramente che questo scritto è la volontà e la passione, e non il lavoro, dell'autore.
Una passione che sicuramente darà tanti frutti e che, coltivata in modo così profondo, saprà ancora regalare emozioni e riflessioni capaci di intrattenere con facilità e semplicità.

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L’Autore
Giuliano Floreancigh è nato a Brescia il 3 gennaio 1975.
Ha una grande passione per la lettura, la scrittura e la musica.  Passioni da cui sono scaturite  la sua capacità di osservare e narrare e di dar peso ai dettagli.
Nella vita ha un lavoro fisso e due passioni: la musica e la scrittura e sta lavorando per fare di queste attività  un impiego a tempo pieno.
Si occupa di produzioni musicali ed inoltre ha intrapreso la strada del self publishing.
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“se riuscissimo a guardare in profondità potremmo scoprire come tutto in qualche modo si collega o può fornirci spunti per meditare e capire chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti”


lunedì 21 novembre 2016

Recensione "Harry Potter e la maledizione dell'erede"


Harry Potter 
e la maledizione dell'erede
J.K. Rowling, John Tiffany & Jack Thorne

  
Formato: Testo teatrale in 
Brossura
Pagine: 342
Editore: Salani
Giudizio sintetico



È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. 
Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. 


Recensione:

Sono passati 9 anni dalla pubblicazione di "Harry Potter e i doni della morte", e dopo tante voci e altrettante bufale della rete, ecco che torna un libro che parla del mago più famoso del mondo.
Non è stato facile decidere di acquistare il libro e provarci.
Per chi, come me, è cresciuto leggendo e aspettando i libri sulle storie di Harry e compagnia bella, le aspettative erano tante e la paura di rimanere delusi anche!

Questo nuovo romanzo è in realtà il  testo teatrale del nuovo spettacolo di Jack Thorne.
Lo troviamo in forma di "script" (il testo) dell'opera che ha debuttato a Londra il 30 Luglio del 2016.
Leggendo l'opera teatrale, ci si trova a confrontarsi con sceneggiature, dialoghi e descrizioni sceniche.
Questo può far pensare che la lettura sia difficile o poco chiara, in realtà ci si abitua molto facilmente allo scorrere di scene e dialoghi e al passare del tempo in modo repentino e improvviso.

Ritroviamo il mondo magico di Harry Potter da dove l'avevamo lasciato, con tutti i personaggi cresciuti e alle prese con lavoro e figli, un po'come tanti di noi...

Harry lavora al ministero della magia, è sposato con Ginny e ha tre figli: James, Albus e Lily.
Albus deve affrontare il primo anno ad Hogwarts e la storia inizia proprio dove l'avevamo lasciata nove anni fa..al binario 9 3/4.
Harry e Ginny accompagnano i figli al treno e lo stesso fanno gli amici di sempre, Ron e Hermione, genitori di Rose, anche lei al primo anno.
Della stessa età è il figlio di Draco Malfoy, Scorpius, che deve convivere con le dicerie secondo le quali lui non sia figlio di suo padre...
Le paure di Albus, la difficoltà del rapporto con il padre e con il suo nome, e la forte amicizia, spesso contrastata, con Scorpius, faranno crescere nel ragazzo la voglia di rivincita e di evasione.
Proprio dalla decisione di "evadere" dalla quotidianità e dal rapporto difficile con Harry, Albus si troverà ad affrontare, insieme a Scospius, una serie di eventi che metteranno a dura prova e in serio pericolo tutte le certezze e la tranquillità che la storia e il coraggio di Harry hanno potuto garantire al mondo intero.
Il rischio è quello che l'Oscuro Signore possa tornare.
E allora "la vecchia guardia" lascia da parte lavoro e rancori e si unisce e riunisce per cercare di rimediare ai pericoli e inganni che stanno rischiando di deviare il corso della storia.
Tra rapporti da recuperare e storie mai raccontate, il tempo, come sempre, sarà protagonista e decisivo nell'avventura che Harry e Albus affronteranno insieme.

Non chiamatelo "Harry Potter 8"!!!
E' vero che la storia regge e che è legata al passato di Harry, ma nasce e muore come opera teatrale.
Quello che, tanti anni fa, ci ha colpito e fatto apprezzare la saga del maghetto più famoso, sono state le geniali descrizioni, l'inventiva, i luoghi, i personaggi.
In un teatro, e nello script di un'opera teatrale questo non può esistere e la carenza è pesante.
Inoltre, un'opera teatrale del genere si legge in tre ore, e per quanto anche i libri con me duravano ben poco, questa è proprio la durata di una merenda fatta bene.
Le aspettative forse erano troppe, avevamo tutti paura che leggendo ancora qualcosa di Harry, saremmo stati delusi e traditi.
"E' finito così e va bene!!" ma tutti sotto sotto pensavamo che un capitolo in più sulla storia dei figli non sarebbe stato male...
Ma questo risultato è un pochino deludente...
La storia tiene, ma non è adatta a chi è cresciuto e conosce a memoria ogni angolo di Hogwarts come se ci fosse andato di persona!

Se dovessi cercare e trovare il lato positivo della cosa direi che lo sapevamo!
Sapevamo che sarebbe stato un copione, che la sua "casa" naturale sarebbe stato il teatro e che nessuno ha urlato al miracolo a alla nuova era di Harry e degli amici di sempre.
Forse, quello che ora potrebbe completare e dare senso ad una pubblicazione del genere (in fondo se non avessero trascritto per tutti questa storia, avremmo letto un riassunto dello spettacolo teatrale su internet in 5 minuti), sarebbe la trasposizione cinematografica, per rivedere, rivivere e apprezzare di nuovo, personaggi, luoghi e situazioni che da troppo tempo non fanno più parte della nostra vita.
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J.K. Rowling è l'autrice dei sette libri della saga di Harry Potter e dei tre libri della Biblioteca di Hogwarts originariamente pubblicati per beneficenza. Ha scritto anche "Il seggio vacante", un romanzo per adulti, e la serie di gialli di Cormoran Strike sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith.

Jack Thorne scrive per il teatro, il cinema, la televisione e la radio.
Le sue opere teatrali includono, tra le altre, "Hope" e "Let the right one in".

John Tiffany è un regista teatrale pluripremiato e di grande successo sia nel West End che a Broadway.

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“Erano grandi uomini con enormi difetti, e non si sa cosa- questi difetti quasi li ha resi più grande” (Harry Potter)

venerdì 18 novembre 2016

Recensione "io prima di te" di Jojo Moyes



Io prima di te
Jojo Moyes


Editore: Mondadori
Genere: Romantico
 
Formato: 
Brossura Pagine: 390
Giudizio sintetico



 Lou Clark sa tante cose. Sa quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa. Sa che le piace lavorare nel negozio di tè The Buttered Bun e sa che probabilmente non è innamorata di Patrick, il suo fidanzato. Quello che non sa è che sta per perdere il suo lavoro e che le sue piccole certezze stanno per essere messe in discussione. Will Traynor sa che il suo incidente gli ha tolto il desiderio di vivere. Sa che adesso tutto sembra triste e inutile e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che non sa è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita con tutta la sua energia e voglia di vivere. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre.

Recensione:
Ci ho messo tanto a decidermi a leggere "Io prima di te" e devo dire che il mio istinto non sbaglia mai quindi devo fidarmi di più e non aspettare così tanto.
Quando mi sono decisa ad aprire questo libro, non sono più stata capace di chiuderlo se non prima di averlo finito.
Non avevo mai sperimentato una cosa simile.
Leggere un libro e divertirsi da matti affrontando temi e situazioni che dopo una bella risata magari fanno scendere una lacrimuccia.
Per chi non ha ancora letto il libro, cercherò di non dire nulla, ma ragazzi...se il seguito si chiama "dopo di te" insomma....si può capire!
E io l'avevo capito, ma ci ho sperato fino all'ultimo.
La storia è ben nota.
Louisa Clark è la perfetta incarnazione di quelle ragazze che prima di tutto cercano la solidità del quotidiano.
Fidanzato storico, che sa perfettamente di non amare, un lavoro sicuro, una famiglia a proteggerla, e quei 158 passi tra la fermata dell'autobus e casa sua.
Non è mai uscita dal paese dove la sua vita scorre tranquilla e tutto sembra, anzi appare, perfettamente ordinato.
Ad un quadro così, cosa può mai mancare?
Quando Louisa perde il lavoro, per la prima volta deve affrontare l'equilibrio precario e la paura che le incertezze creano.
Accetta un lavoro come "badante" presso la famiglia facoltosa del luogo e conosce il giovane e scontroso tetraplegico Will che cambierà la sua vita.
La felicità e l'allegria che Lou saprà portare con dedizione e costanza nelle giornate di Will daranno colore ad un quadro ultimato troppo in fretta.

Ed è qui che il primo grande argomento del libro viene alla luce.
Il cambiamento!
Lui, Will, che perde la voglia di vivere a seguito dell'incidente, e lei, Louisa, che scopre, grazie ai pochi mesi insieme e alla complicità e a quei sorrisi che provoca e scatena questo incontro, quanto sia bello il mondo fuori dal guscio che spesso ci creiamo per paura.
Nel tentativo di far cambiare idea a Will, convinto che l'eutanasia sia l'unico modo per alleviare le sofferenze e la difficoltà del vivere in condizioni di impotenza e vulnerabilità, Lou decide di impegnarsi per far vivere molteplici esperienze che facciano capire al giovane Traynor quanto la vita sia degna di essere vissuta in ogni circostanza e difficoltà.
Come andrà a finire, che lo sappiate o no l'importante è affrontare queste pagine.

Questo libro è un mix di spensieratezza e malinconia.
In una pagina sorridi, in quella dopo piangi e poi...torni a sorridere.
La delicatezza, la spensieratezza e il tatto che Jojo Moyes utilizza per descrivere e raccontare un tema delicato come l'eutanasia, rende il problema attuale e affrontabile molto più che tanti dibattiti o documentari da grandi e illustri scienziati.
Poter toccare e provare ad immaginare sensazioni e sentimenti dei vari protagonisti aiuta a capire quali pensieri possano sviluppare le persone costrette a vivere in prima persona una situazione così dolorosa.
Ci sono i genitori,la sorella, gli amici, l'amore (che si dice possa vincere sempre) e anche sconosciuti.
Molto più difficile è provare a capire il malato, come sempre, per la difficoltà di immedesimarsi in una circostanza così lontana dal quotidiano e dalla normalità.
La bravura della scrittrice sta tutta nel rendere la lettura sempre e comunque allegra, spensierata e piacevole.
Lasciandosi coinvolgere dalla bellezza del conoscersi, dell'apprezzarsi piano piano e dal travolgere dell'amore, si riesce ad apprezzare anche quel lato malinconico e di sana preoccupazione.
L'amore non è egoismo ma è prima di tutto ascolto e presenza...
E se i  cambiamenti ci portano a dover affrontare situazioni che fanno paura, probabilmente ne usciremo affrontando dolori inimmaginabili ma, sicuramente, più forti di prima...
E ora tocca al secondo...

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Jojo Moyes: È nata ed è cresciuta a Londra. 
Ha lavorato come giornalista da Hong Kong per il «Sunday Morning Post» e per dieci anni all’«Indipendent», ma dal 2002, dopo il successo del suo primo romanzo, si dedica a tempo pieno alla narrativa. 
È autrice di oltre sette romanzi, tutti best seller internazionali e vincitori di numerosi premi letterari. 
In Italia sono stati pubblicati: Foto di famiglia (Sonzogno, 2003), Silver Bay (Mondadori, 2009), L'ultima lettera d'amore (Elliot, 2011), Io prima di te (Mondadori, 2012), Luna di miele a Parigi, La ragazza che hai lasciato,Una più Uno (Mondadori, 2014), Un weekend da sogno (Mondadori, 2015) e Dopo di te (Mondadori, 2016). Vive in una fattoria dell’Essex con il marito giornalista e i suoi tre figli.

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"Tu hai cambiato la mia vita molto più di quanto questo denaro potrà mai cambiare la tua. 
Non pensare a me troppo spesso. Non voglio pensarti in un mare di lacrime. Vivi bene.
Semplicemente, vivi."



martedì 15 novembre 2016

Recensione di "Atman predatori dell'inconscio" di Massimiliano Irenze



Atman 
Predatori nell'inconscio
Massimiliano Irenze

Formato: Brossura
Editore: Csa Editrice             

Pagine: 268





 Torino è sconvolta per l'arrivo di Tanko, la rockstar del momento, il cui attesissimo concerto si terrà nello stadio comunale di lì a qualche giorno. Come se non bastasse l'incontenibile eccitazione generale a dar grattacapi al commissario Gabetti, una serie di omicidi, dal carattere inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni di chi vi vede la firma di un vampiro e le indagini di un ufologo che raccoglie le testimonianze di cittadini convinti di essere vittime di rapimenti alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese coi turbamenti di un'età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte a raccontare le sue prodezze a dei ragazzini, di un gigante biondo alto due metri che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a rovinargli il futuro.

Recensione:
Si dice che Torino sia uno dei tre punti del triangolo della magia nera con Londra e San Francisco.
L'unica a far parte anche del famoso triangolo della magia bianca con Praga e Lione.
Una leggenda narra che chi pratica occultismo e  possiede poteri divinatori debba recarsi a Torino omaggiando il "Grande Vecchio", una figura premonitrice che domina i segreti dell'universo intero.
Non di magia si parla in "Atman" ma di grandi misteri sì.
Misteri che vengono alla luce piano piano, unendo ciò che è terreno all'extraterreno e dove, con molta bravura dell'autore, le vite dei personaggi che conosciamo attraverso le caratteristiche ben delineate, vivono situazioni parallele ma con diversi punti in comune, non incontrandosi ma sfiorandosi costantemente, in un susseguirsi di eventi che stravolgono  e sconvolgono delle vite apparentemente normali.
Claudio e Carmelo si trovano a dover lavorare insieme (l'esperto e il raccomandato pivello), in una  tipologia di mestiere decisamente curiosa, gli ufologi!
Essi devono, indagando e cercando di non dare nell'occhio, capire in che modo gli alieni entrano costantemente in contatto con noi e quale progetto futuro hanno, soprattutto se vincolati da patti segreti e pacifici.
Questo impiego misterioso viene spesso a contatto con il lavoro meticoloso e impegnativo del commissario Gabetti, soprattutto in relazione ad omicidi che fanno sorgere molte domande "paranormali" a cui non si riesce a  dare una spiegazione logica ma anzi, più le indagini proseguono e più Gabetti si trova a dover riconsiderare ciò in cui crede fermamente.
Tanko, la rockstar del momento a Torino per un concerto, è il fulcro dello sfiorarsi di molte vite, quella di Gabetti con Visentin, giornalista in cerca dell'intervista del secolo, quelle di Federico e Omar, alle prese con la dura realtà dell'adolescenza, quella di Angelo il gigante biondo trovato per caso, proprio da Federico e Omar, proveniente da un posto lontano e infine Luciano, che proprio tentando di incontrare il suo idolo Tanko, riceve il diario di un ragazzo suicida.
E ancora Andrea, che crede di vivere in una cospirazione a suo danno e Christian, il barista che si racconta attraverso le sue avventure amorose.
Una serie di omicidi compiuti senza apparente motivo e con un metodo "particolare", un ragazzo venuto da "lontano" e una ricerca della verità che si fa strada lentamente attraverso riflessioni, testi di canzoni e storie di vite comuni unite dalle riflessioni più intime che ciascun personaggio sente e  cerca di controllare.

Atman non è soltanto una storia, è una raccolta di storie introspettive e riflessioni che raccontano e cercano di spiegare qualcosa anche a noi stessi.
Attraverso le riflessioni contenute nel diario del suicida, ognuno può ritrovate parte della maschera sociale che copre la personalità e la vera natura di noi stessi, condizionando inconsapevolmente la nostra vita, assoggettando noi stessi alla legge sociale.

La lettura è veloce e molto piacevole, le descrizioni di personaggi e di parti della società torinese (ho trovato eccezionale la parte che descrive lo spaccato del "Razzismo rionale"), la curiosità che la storia crea e la voglia di dare delle risposte ai misteri presenti e costanti, rendono questo romanzo sia un interessante tentativo di guardare con distacco la vita dei personaggi e anche la nostra come giudici imparziali in una società "costruita", sia un racconto sofisticato e piacevole di un mistero che unisce tratti differenti di persone e circostanze.
In una società dove la mente è prigioniera di uno stile dettato da altri, personalità, situazioni ed eventi regalano tantissime e variegate caratteristiche uniche di noi stessi e una riflessione profonda sulla natura umana.
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Massimiliano Irenze nasce a Torino nel 1979 in un quartiere periferico della città.
Nel 2004 pubblica la raccolta di poesie, scritta a quattro mani con Giuliana Tripodi, dal titolo "Decorazioni inconsapevoli. Sono cadendomi dentro".
Nel 2005 si diploma, dopo aver abbandonato la scuola nel 1998, e parte per lavorare sulle navi da crociera.
Nel 2006, al rientro da questa esperienza, torna a Torino e pubblica la raccolta di poesie e aforismi "La normalità è una forma di follia".
Nel 2013 si laurea in psicologia clinica e nello stesso periodo si avvicina al buddismo di Daishonin.
Consegue nel 2014 l'abilitazione alla professione di psicologo.

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“La vera trasgressione è la continua ricerca della verità al di là di un surrogato di essa, spacciato come lo stato inalterabile delle cose. La vera rivoluzione è mostrare con fierezza la propria fragilità e la propria tenerezza, dove la società insegna a essere autoritari e perennemente vincenti e potenti.”
Atman


Il romanzo di Massimiliano Irenze è acquistabile su diversi siti:

e tanti altri, consultabili alla Pagina Facebook del romanzo.

mercoledì 9 novembre 2016

Recensione di "Le pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks


Le pagine della nostra vita
Nicholas Sparks

Formato: Brossura
Editore: Sperling&Kupfer            
Pagine: 182


Giudizio sintetico



North Carolina, 1946:il giovane Noah, tornato al paese natale dopo la guerra, realizza il sogno di abitare nella casa vicino al fiume, che è riuscito a riportare all'antico splendore.
Alla perfezione del quadro manca però Allie, una seducente ragazza incontrata anni prima, amata disperatamente nel breve spazio di un'estate e mai più ritrovata.
Invece, un giorno lei ricompare, per vederlo un'ultima volta prima di sposarsi...


Recensione:
Io ci ho provato!!
Ho acquistato questo libro dopo aver visto, una sera, che davano per  l'ennesima volta il film tratto da queste pagine trasudanti miele e drammi.
Non ho visto il film e mi sono detta, ci provo!
E così ho comprato uno dei tanti famosissimi libri di Nicholas Sparks.
La storia di un amore che riesce a sopravvivere alla forza del tempo e della lontananza e che, una volta unite le anime, è in grado di sopravvivere a malattia e morte..

Una storia che inizia con un uomo anziano che narra le vicende contenute in un libro di appunti ad una donna malata di Alzheimer.
La storia di Noah e Allie è la passione improvvisa ma intensa di un amore estivo.
Un amore nato nel 1932 tra Noah, ragazzo di umili origini e Allie, ragazza altolocata in vacanza a New Bern.
Dopo questa vacanza, dove l'amore appena nato travolge e sconvolge per intensità e profondità i due ragazzi, la famiglia di Allie torna a casa.
Allie porta con sè il ricordo e il pensiero di quel ragazzo che le ha rubato il cuore.
Per due anni Noah scrive alla ragazza cercando di raccontarle quanto, da quelle tre settimane insieme, sia ancora innamorato e quanto in fondo speri di poter condividere sogni e progetti futuri insieme.
Le risposte però non arrivano (la mamma di Allie nasconde le lettere) e così Noah, convinto che Allie abbia deciso di proseguire per la via "socialmente accettata", decide di arruolarsi volontario a seguito dello scoppio della seconda guerra mondiale.

Tornato dalla guerra, dove ha combattuto per gli Stati Uniti, decide di investire i propri risparmi in una grande casa, ristrutturandola e rendendola esattamente come aveva sempre sognato.
L'unica mancanza in quella casa è la presenza di Allie che lui continua ad avere impressa nel cuore e nella mente.
Allie dal canto suo non ha mai dimenticato Noah, e quando è in procinto di sposarsi, trova un articolo di giornale dove vede il suo amore di quattordici anni prima fuori dalla casa ristrutturata.
Capisce che deve incontrarlo un'ultima volta, e così parte alla volta di New Bern...

Al termine del racconto, la donna anziana capisce, nonostante sia malata di Alzheimer, che si tratta della sua storia e che l'uomo che gliel'ha raccontata è suo marito che ogni giorno ripercorre con lei, dopo una promessa a seguito della scoperta della malattia, le pagine della loro vita insieme.

Ma la storia sarà andata come tutti ci aspettiamo?

Dicono che in questo caso la pellicola superi la bellezza della carta stampata.
Io il film non l'ho ancora visto, ma il libro non mi è piaciuto particolarmente, non per la storia narrata ma per l'insieme di troppi elementi che creano un minestrone difficile da digerire.
Facendo un ragionamento generale, credo che questo tipo di lettura sia per quelle anime sensibili e romantiche che sanno accettare anche il lato drammatico delle cose.
Io credo però che Nicholas Sparks sia troppo conciso nel raccontare il nascere e l'evolversi di una storia che dura circa 70 anni in così poche pagine.
Metà libro è dedicato alla storia giovanile di questo amore travolgente e sognatore.
L'altra metà alla drammaticità della sofferenza e alla bellezza di un amore capace di resistere al dolore e al degenerare di una terribile malattia come l'Alzheimer.
Sparks sicuramente racconta in modo sognante e smielato i mille volti dell'amore, che non è solo il sentire le farfalle nello stomaco ogni giorno ma anche il saper affrontare insieme le difficoltà e non arrendersi mai, perchè l'amore vince su tutto...
Ma è davvero credibile?
Per i sognatori smielati sicuramente, per i razionalmente attaccati a terra, meno.
Credo però che il messaggio che l'autore vuole far emergere da queste pagine sia chiaro e pieno di buone intenzioni.
Saper apprezzare l'evolvere dell'amore che cambia forma e intensità ma mai la costanza.
E che l'amore è prima di tutto presenza!!!
Senza porsi troppe domande bisogna, forse, lasciarsi emozionare dalla bellezza e dall'intensità di un amore che sa dar luce alla vita anche quando le difficoltà e il giudizio altrui sembrano minare il percorso della felicità.
Ora non mi resta che guardare il film e vedere se effettivamente rende maggiore giustizia ad una storia così romantica!

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Nicholas Sparks:
Scrittore statunitense, autore di romanzi con amore, cristianità e tragedie del destino. È sposato con Cathy Cote, da cui ha avuto cinque figli.
Nicholas Sparks passa i suoi anni giovanili in California rivelandosi ben presto come il classico studente modello. Nel 1993 l'industria farmaceutica per la quale lavora lo fa trasferire a New Bern, in North Carolina, e qui Sparks si mette a scrivere quello che sarà il suo primo bestseller internazionale, Le pagine della nostra vita. Pubblicato nel 1996, va incontro ad un immediato ed incredibile successo: dopo pochi mesi dalla sua uscita nelle librerie, infatti, la Warner Bros ne acquista i diritti per la ingente cifra di 1 milione di dollari, e i romanzi di Sparks iniziano ad essere tradotti in tutto il mondo fino a coprire ben 35 lingue. Altri successi degli anni successivi sono infatti Le parole che non ti ho detto, anch'esso trasformato in un lucroso film, e I passi dell'amore, mentre negli ultimi tempi Sparks ha sfornato in media un libro all'anno, andando sempre incontro ad ottime vendite e ad una fama crescente. 
Tra gli altri suoi libri: Il bambino che imparò a colorare il buio (1990, con Billy Mills), Un cuore in silenzio (2000), Come un uragano (2002), Il posto che cercavo (2005), Ricordati di guardare la luna (2006), La scelta (2007), Il meglio di me ( 2012), La risposta è nelle stelle (2014), Nei tuoi occhi (2015).
Fonte: ibs.it

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Si perdevano solo per trovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano strani quei due. Tanto da farmi credere che il vero amore esistesse.
dal libro "Le pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-283388?f=w:192>